Alva Noto è la sigla sotto cui agisce l’artista visivo Carsten Nicolai come performer di musica elettronica. Tra i suoi progetti vanta collaborazioni con Ryuichi Sakamoto, Bjork, Scanner; è inoltre il fondatore della Raster-Noton, etichetta di riferimento per la musica elettronica internazionale. Il suo talento si è affermato in esposizioni importanti, come Documenta X a Kassel, le 49sima e 50sima Biennale d’Arte Contemporanea a Venezia. In apertura Backslash, il nuovo progetto di Alessandro Bocci aka M16, membro fondatore di Starfuckers e Sinistri.
Alva Noto:
Nato a Karl-Marx-Stadt nell’ex Germania Est nel 1965, Nicolai appartiene ad una generazione di artisti che opera nell’area di transizione tra arte e scienza. Il suo talento si è affermato in esposizioni importanti, come Documenta X a Kassel, le 49sima e 50sima Biennale d’Arte Contemporanea a Venezia, per approdare nei musei più prestigiosi del pianeta.
La sua attività come Alva Noto riflette la sua estetica di artista visivo: Alva Noto si presenta come un fabbricante, un generatore di suoni, visto che opera principalmente al computer, e si colloca idealmente in un ambito espressivo dove convivono l’avanguardia storica, tra influenze di John Cage e Morton Subtonick, il minimalismo iterativo, la musica industriale, la ricerca glitch, incrociati alle teorie della meccanica quantistica a pratiche di costruzione e decostruzione sonora.
Negli anni Alva Noto si è confrontato creativamente con numerosi altri musicisti, come i Pansonic, Scanner, Ryuichi Sakamoto, Ryoji Ikeda, Blixa Bargeld marchiando ogni collaborazione con la sua ricerca sonora.
Backslash:
Backslash è il nuovo progetto di Alessandro Bocci aka M16 e membro fondatore di Starfuckers e Sinistri. All’attivo diversi lavori su etichette italiane (Persistencebit) ed estere (Subself). Un progetto che affonda la lama nei groove primitivi dell’afro tech, nelle pulsioni techno dub e nella classicità della techno Detroit. Sperimentare per ricomporre il ritmo e trasmettere impulsi primitivi sono la linfa oscura e malsana di questo nuovo live.
Sottili echi e riverberi che fanno da calamita tra synth e groove indirizzano il suono verso tunnel spaziali e trasparenze jazz elettroniche. In uscita il 12″ pollici su Persistencebit intitolato “The End Of The Weekenders”.
Apertura porte ore 21.30, inizio live ore 22:30, ingresso euro x. Tessera AICS obbligatoria.
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la redazione